"... l'originario e inalienabile diritto alla vita è messo in discussione o negato sulla base di un voto parlamentare o della volontà di una parte — sia pure maggioritaria — della popolazione. È l'esito nefasto di un relativismo che regna incontrastato: il « diritto » cessa di essere tale, perché non è più solidamente fondato sull'inviolabile dignità della persona, ma viene assoggettato alla volontà del più forte. In questo modo la democrazia, ad onta delle sue regole, cammina sulla strada di un sostanziale totalitarismo. Lo Stato non è più la « casa comune » dove tutti possono vivere secondo principi di uguaglianza sostanziale, ma si trasforma in Stato tiranno, che presume di poter disporre della vita dei più deboli e indifesi, dal bambino non ancora nato al vecchio, in nome di una utilità pubblica che non è altro, in realtà, che l'interesse di alcuni. ..."

Dalla lettera enciclica di San Giovanni Paolo II Evangelium Vitae  - 25 Marzo 1995 -

Statuto

 

 Dall'art. 2 dello statuto

 

Sul riconoscimento ad ogni essere umano del diritto alla vita, sin dal concepimento fino al suo termine naturale, si fonda l'umana convivenza e la stessa comunità politica. Non ci sarà mai pace sino a quando tale diritto non sarà pienamente riconosciuto. L'Associazione chiede che i rappresentanti degli Stati membri delle Nazioni Unite promuovano la difesa della vita umana in ogni stadio del suo sviluppo e in tutti i Paesi sia ricchi sia poveri, se davvero vogliono la pace. Alle Nazioni Unite l'Associazione chiede di vigilare affinché i Paesi ricchi non chiudano l'accesso allo sviluppo dei Paesi poveri, condizionando gli aiuti ad assurde politiche antinataliste con l'attuazione di campagne per diffondere anche la sterilizzazione e l'aborto procurato. Ai partiti politici di ogni Paese l'Associazione chiede di tutelare, sin dal concepimento, la vita di ogni essere umano e di allontanare così ogni pericolo di terrorismo e di nuove guerre, dare un assetto stabile a tutte le nazioni con un'adeguata distribuzione delle risorse ed uno sviluppo sostenibile, attuare gli ideali di giustizia sociale e migliorare le condizioni generali del lavoro.

Il testo integrale dello statuto, aggiornato a' sensi del decreto-legge 28 dicembre 2013, n. 149 coordinato con la legge di conversione 21 febbraio 2014, n.13, può essere scaricato cliccando sul seguente link: statuto 2014.

Chi desidera leggere anche lo statuto rimasto in vigore sino all'8 luglio 2014, lo può scaricare cliccando sul seguente link: statuto.

I due documenti possono essere letti con Acrobat 5.0.